EDILIZIA ED URBANISTICA – PERMESSO DI COSTRUIRE – SILENZIO ASSENSO – PRESUPPOSTI – DECORSO DEL TEMPO
Secondo la più recente giurisprudenza amministrativa, ai sensi dell’art. del D.Lgs n. 380/2001, anche ove l’attività oggetto del permesso di costruire richiesto non sia conforme alle norme, si configura la formazione del silenzio assenso, vista la natura stessa dell’istituto; il silenzio assenso si forma per il solo fatto dell’inutile decorso del termine prefissato per la pronuncia espressa dell’amministrazione comunale. Infatti, la tesi per cui, oltre a ciò, sarebbe necessario che la parte istante dia prova della sussistenza di tutti i requisiti soggettivi ed oggettivi ai quali è subordinato il rilascio del titolo edilizio risulta, allo stato mutato, alla luce della più recente giurisprudenza del Consiglio di Stato (così: Tar Campania, Napoli, sez. VI, 29 Febbraio 2024, N. 1388; Cons. St. 4 Settembre 2023, n. 8156).
Read MoreESPROPRIAZIONE E URBANISTICA – REITERAZIONE VINCOLI ESPROPRIATIVI – MOTIVAZIONE SPECIFICA
Il TAR Palermo ribadisce che vincoli urbanistici, decaduti per effetto del decorso del termine di legge, possono essere legittimamente reiterati solo se la scelta della P.A. sia corredata da congrui e specifici elementi oggettivi sull’attualità della previsione, a seguito di una nuova ed adeguata comparazione degli interessi pubblici e privati coinvolti, e con motivazione delle scelte urbanistiche, tanto più dettagliata quante più volte viene ripetuta la reiterazione del vincolo.
In particolare non possono non essere indicati, a pena di illegittimità:
a) le ragioni che hanno impedito la realizzazione dell’opera a cui l’esproprio è preordinato, b) azioni e atti volti ad evitare che la situazione si riproponga, c) ragioni in ordine alla insussistenza di possibili alternative d) persistenza delle ragioni di interesse pubblico sottese alla necessità di reiterare il medesimo vincolo (TAR SIcilia, Palermo, sez. II, 15 febbraio 2024 n. 591; così anche G.A.R.S., 5 giugno 2023 n. 394 e 28 marzo 2022, n. 383).
Read MoreCASSAZIONE SEZIONI UNITE – LEGITTIMAZIONE A RICORRERE – CONTESTAZIONE INTERVENTO EDILIZIO SU AREE LIMITROFE – SUFFICIENTE LA ‘VICINITAS’ – NON NECESSARIA LA PROVA DI UN DANNO SPECIFICO
La Cassazione, Sezioni Unite, ha chiarito nuovamente che il requisito della vicinitas è sufficiente per radicare la legittimazione attiva e l’interesse a ricorrere contro la realizzazione di un’opera, senza che occorra la prova puntuale della concreta pericolosità della stessa; la vicinitas costituisce un elemento di differenziazione e qualificazione sufficiente e adeguato a giustificare l’azione giudiziale (Corte Cass., Sez. Unite Civili, 18 gennaio 2024, n. 2000).
Read MoreCONTRATTI PUBBLICI – ESCUSSIONE CAUZIONE DEFINITIVA – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER SOPRAVVENUTA INTERDITTIVA PREFETTIZIA – IMPOSSIBILITÀ
Una recente decisione del Consiglio di Stato sottolinea che, perchè la Stazione Appaltante risulti legittimata a riscuotere la cauzione definitiva, deve sussitere un inadempimento contrattuale imputabile all’aggiudicatario che risulti pregiudizievole per l’Amministrazione. Deve, dunque, ritenersi esclusa l’escussione della garanzia definitiva in via automatica basata sulla risoluzione del contratto, non per inadempimento, ma per la sopravvenuta interdittiva prefettizia; ciò significherebbe attribuire all’escussione una funzione sanzionatoria, che risulta, però, estranea all’istituto e configurerebbe, quindi, un indebito arricchimento della Stazione Appaltante (Cons. St., Sez. III, 12 gennaio 2024, n. 392).
Read MoreESPROPRIAZIONE – MODALITA’ DI ACQUISTO DELLA PROPRIETA’ – VERBALE AMICHEVOLE DI ACCORDO NON COSTITUISCE MODO DI ACQUISTO DELLA PROPRIETA’
Specifica il Consiglio di Stato che, in materia di espropriazione per pubblica utilità, deve escludersi la possibilità di qualificare come “cessione volontaria” il c.d. “verbale di amichevole accordo” tra Amministarzione Pubblica e privato, il quale va qualificato come mero atto di accettazione dell’indennità provvisoria; la cessione volontaria, invece, si configura come contratto avente ad oggetto il trasferimento della proprietà; il suddetto “verbale di amichevole accordo” non è, pertanto, atto idoneo ad assurgere a modo di acquisto della proprietà in sede di procedimento ablatorio; ciò perchè il nostro ordinamento costituzionale (art. 42, co. 2, Cost.) – nel riconoscere e garantire il diritto di proprietà – demanda alla legge i suoi modi tipici di acquisto. (Cons. St., Sez. IV, 29 dicembre 2023, n. 11348 ).
Read Morecontratti pubblici – cooperative – consorzio- rapporto consorzio consorziate – stabile rapporto organico – possibile estromissione e sostituzione della cooperativa consorziata
Il TAR Brescia fa il punto sul rapporto consorzio di cooperative e le consorziate. Evidenzia che il consorzio è un operatore economico dotato di autonoma personalità giuridica, costituito in forma collettiva ed opera in base a uno stabile rapporto organico con le imprese associate. Il consorzio il si può giovare, senza necessità di ricorrere all’avvalimento, dei requisiti di idoneità tecnica e finanziaria delle consorziate stesse, secondo il criterio del cumulo alla rinfusa. In particolare, il consorzio tra società di cooperative partecipa alla procedura di gara sulla abse di requisiti suoi propri e, nell’ambito di questi, può avvalersi, se disponibili, di quelli delle cooperative consorziate, le quali costituiscono articolazioni organiche di questo. Quindi, in ragione del rapporto organico che lega le cooperative consorziate al consorzio, l’attività compiuta dalle stesse è imputata unicamente al consorzio stesso. Questo è il concorrente alla gara, mentre non assumono tale veste le sue consorziate, nemmeno quella designata per l’esecuzione della commessa; ne consegue che la cooperativa esecutrice può sempre essere estromessa o sostituita: ciò non incide sul rapporto esterno tra consorzio concorrente e stazione appaltante, ma le eventuali modifiche soggettive di un consorzio di società cooperative, il quale partecipi ad un R.T.I. con altri operatori economici, hanno un rilievo meramente interno al consorzio e non influiscono sul rapporto tra con la stazione appaltante. (T.A.R. Lombardia, Brescia, sez. I, 18 dicembre 2023, n. 918)
Read Morediritto ambientale – valutazione impatto ambientale – discrezionalità tecnica e amministrativa in ordine agli interessi pubblici perseguiti e privati coinvolti
La valutazione di impatto ambientale non si concretizza in una mera verifica di natura tecnica in ordine all’astratta compatibilità ambientale dell’opera di porgetto, ma l’Amministrazione esercita una amplissima discrezionalità che non si esaurisce in un mero giudizio tecnico, in quanto tale suscettibile di verificazione tout court sulla base di oggettivi criteri di misurazione, ma presenta al contempo profili particolarmente intensi di discrezionalità amministrativa e istituzionale in relazione all’apprezzamento degli interessi pubblici e privati coinvolti. (Consiglio di Stato Sez. IV n. 9852 del 16 novembre 2023)
Read Morepermesso di costruire in zone vincolate – silenzio assenso in presenza di autorizzazione paesaggistica
Secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato, qualora il proprietario di un immobile sia già in possesso di autorizzazione paesaggistica e richieda il relativo permesso di costruire, opera l’istituto del silenzio assenso previsto dal DPR n. 380/2001 e l’Amministrazione Comunale non può negare l’attestazione della formazione del silenzio assenso stesso (Cons. St., sez. IV, 21.11.2023, n. 9669).
Read MoreCONTRATTI PUBBLICI – BANDO DI GARA- CLAUSOLA ESCLUDENTE CONTRA LEGEM – DISAPPLICAZIONE – INSUSSITENZA DELL’ONERE DI IMMEDIATA IMPUGNAZIONE
Secondo una recente dcisione del Consiglio di Stato, la clausola del bando che introduce cause di esclusione non previste dalla legge deve essere considerata nulla (decisone emanata sull abase dell’art. 47, comma 2-bis, del d.lgs. n. 50/2016) e quindi non deve essere applicata né dal seggio di gara né, eventualmente, dal giudice: ciò senza che sia necessaria la sua tempestiva impugnazione da parte del partecipante alla gara escluso (Cons. Stato sez. V, 27 ottobre 2023, n. 9277).
Read MoreCONTRATTI PUBBLICI – IMMEDIATA IMPUGNAZIONE DEL BANDO DI GARA – MANCATA PARTECIPAZIONE ALLA GARA – TIPOLOGIA DI CLAUSOLE ESLCUDENTI.
Il Consiglio di Stato ha recentemente stabilito che un operatore economico, anche quando non partecipa alla procedura di gara, è legittimato ad impugnare immediatamente il bando per contestare l’errata configurazione economico-giuridica del rapporto (concessione di servizi anziché appalto di servizi) e l’insostenibilità economica della base d’asta in ragione di condizioni oggettivamente impeditive della partecipazione, sì da essere a tutti gli effetti qualificabili come “clausole escludenti”. (Cons. Stato sez. III, 6 ottobre 2023, n. 8718)
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