INTERDITTIVA ANTIMAFIA NEI CONFRONTI DI PERSONA GIURIDICA – IMPUGNAZIONE – LEGITTIMAZIONE DI AMMINISTRATORI E SOCI
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha stabilito che gli amministratori ed i soci di una persona giuridica destinataria di interdittiva antimafia non sono titolari di legittimazione attiva all’impugnazione del provvedimento stesso (Cons. St., Ad. Pl., 28 gennaio 2022 n. 3).
Read MoreCONTRATTI PUBBLICI -REQUISITI PROFESSIONALI – QUALE RILEVANZA PER CODICE ATECO E OGGETTO SOCIALE – VALUTAZIONE AMPIA IN CONCRETO
Il Consiglio di Stato ha recentemente ribadito che la classificazione ATECO assolve ad una mera classificazione ai fini statistici, fiscali e contributivi delle attività economiche che l’imprenditore dichiara di svolgere, senza alcun valore costitutivo né ricognitivo del titolo abilitativo allo svolgimento dell’attività, né dell’attività concretamente espletata, che può essere ricostruita soltanto facendo riferimento all’oggetto sociale, alle licenze possedute ed a quanto effettivamente svolto dal singolo esercizio commerciale (Cons. St., sez V, 20.1.2022, n. 366).
Read MoreAPPALTI PUBBLICI PERDITA REQUISITI EX ART. 80 CODICE CONTRATTI – SOSTITUZIONE MANDANTI E MANDATARI IN SEDE DI GARA
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 2/2022 ha stabilito che la modifica soggettiva del raggruppamento temporaneo di imprese, in caso di perdita dei requisiti soggettivi di partecipazione di cui all’art. 80 del Codice dei contratti pubblici da parte del mandatario o di una delle mandanti, è possibile non solo in sede di esecuzione del contratto, ma anche in fase di gara; in tal senso depone una corretta interpretazione l’art. 48, commi 17, 18 e 19-ter del medesimo Codice.
Read MoreRIFIUTI. ORDINE DI RIMOZIONE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELL’AMBIENTE. OBBLIGHI DEL CURATORE FALLIMENTARE
L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, interessata della questione ha stabilito che ricade anche sulla curatela fallimentare l’onere di ripristino e di smaltimento dei rifiuti di cui all’art. 192 d.lgs. n. 152 del 2006 e i relativi costi gravano sulla massa fallimentare, anche se la stessa non è responsabile dell’abbandono degli stessi. La presenza dei rifiuti in un sito industriale e la posizione di detentore degli stessi, acquisita dal curatore dal momento della dichiarazione del fallimento dell’impresa, tramite l’inventario dei beni dell’impresa medesima ex artt. 87 e ss. L.F., comporta, infatti, la sua legittimazione passiva all’ordine di rimozione (Cons. St., Ad. Plen., n. 3 del 26 gennaio 2021).
Read MoreCONTRATTI PUBBLICI. SCELTA APPLICAZIONE CONTRATTO COLLETTIVO. AMPIEZZA DELLA DISCREZIONALITA DELLA STAZIONE APPALTANTE
Il Consiglio di Stato ha recentemente ribadito che esula dalla discrezionalità riconosciuta alla stazione appaltante la previsione di imporre o di esigere in sede di bando di gara un determinato contratto collettivo nazionale di lavoro, se più tipologie di contratti collettivi possono anche solo astrattamente adattarsi alle prestazioni oggetto del servizio da affidare.
Nel caso in cui la previsione della lex specialis non faccia riferimento ad un particolare CCNL, ma ad un “settore” di riferimento, debbono ritenersi ammissibili offerte che abbiano fatto riferimento ad altri CCNL, purché coerenti con l’attività oggetto dell’appalto da affidare. (Cons. St., sez. V, 10 dicembre 2020 n. 7909)
contratti pubblici. avvalimento. acquisizione ex post della dichiarazione dell’ausiliaria
Il TAR Lazio ribadisce che di deve ritenere ammissibile la produzioneex postdella dichiarazione di impegno dell’ausiliaria, mediante soccorso istruttorio laddove sia possibile verificare che la data della dichiarazione sia certa ed anteriore alla data di scadenza del termine per la presentazione delle offerte. (TAR Lazio, Roma, sez. III Quater, 12 dicembre 2020 n. 13391)
Read MoreAmbiente. Rifiuti. Discarica Cessata. Obblighi di corretta gestione
In caso una discarica non sia più attiva, ma non sia stata ancora definitivamente chiusa, persistono in capo al titolare dell’autorizzazione tutti gli obblighi relativi alla corretta gestione dell’impianto; sussite, quindi, l’obbligo di rispettare non solo le prescrizioni dell’autorizzazione e tutta la normativa ambientale in materia di rifiuti, scarichi, acque ed emissioni nonché, ma anche di procedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria di tutte le opere funzionali ed impiantistiche della discarica (Consiglio di Stato Sez. II del 11 novembre 2020,n. 6935).
Read MoreAMBIENTE. RIFIUTI. ORDINE DI RIMOZIONE. PROPRIETARIO NON RESPONSABILE. RECINZIONE
Il Consiglio di Stato ha recentemente ribadito che la legittimità dell’ordine di rimozione di rifiuti abbandonati (ai sensi dell’art. 14, comma 3, d.lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e dell’odierno art. 192, comma 3, d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152) nei confronti del proprietario del suolo è necessario il previo accertamento a suo carico dell’elemento soggettivo del dolo o della colpa nello sversamento dei rifiuti stessi. In particolare, se responsabili sono soggetti terzi, la circostanza che le aree non siano recintate non costituisce di per se indice di negligenza nella vigilanza sul fondo da parte del proprietario; infatti, la recinzione del fondo non è un obbligo, bensì una facoltà (ossia un agere licere) del dominus e, quindi, la scelta di non realizzarla non può tradursi in un fatto colposo (art. 1127, comma 1, c.c.) o in un onere di ordinaria diligenza (art. 1227, comma 2, c.c.), che circoscrive (recte, elide) il diritto al risarcimento del danno (Cons. St. , sez. IV, 3 dicembre 2020, n. 7657)
Read Morerifiuti – bonifica – applicabilità retroattiva delle disposizioni relative a misure di prevenzione e riparazione
Il TAR Toscana afferma che le misure di prevenzione e riparazione contemplate dal d.lgs. 152/2016 sono applicabili anche nei confronti del responsabile dell’inquinamento per eventi verificatisi anteriormente anteriormente all’entrata in vigore della normativa medesima e del d.lgs. n. 22/1997, e tanto perché l’inquinamento dà luogo ad una situazione di carattere permanente, che perdura fino a che non ne sono rimosse le cause. In tal modo non si fa applicazione retroattiva della legge: questa viene applicata ad un fatto rilevato durante la sua vigenza al fine di far cessare gli effetti di una condotta omissiva a carattere permanente. La fattispecie dell’inquinamento non ha carattere istantaneo ma perdurante quanto ai suoi effetti e, quindi, la normativa successiva al verificarsi della causa del medesimo ben può essere applicata ad una fattispecie rilevata posteriormente, al fine di eliminarne gli effetti (TAR Toscana, Sez. II, 3 novembre 2020, n. 1348 ).
Read MoreRIFIUTI – INQUINAMENTO – BONIFICA – MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA – SOCIETA’ PROPRIETARIA SUBENTRATA AL RESPONSABILE DELL’ INQUINAMENTO
Il Consiglio di Stato conferma che proprietario di un sito contaminato, gravato da obblighi di custodia, è tenuto a porre in essere le misure di prevenzione, tra cui rientrano le MISE. La bonifica di un sito tuttora inquinato può essere ordinata anche ad una società non direttamente responsabile dell’inquinamento, ma che sia subentrata a quella responsabile per effetto di operazioni societarie avvenute pure nel regime previgente alla riforma del diritto societario, e ciò quand’anche le condotte inquinanti siano state poste in essere in epoca antecedente all’introduzione, nell’ordinamento giuridico, dell’istituto della bonifica (Consiglio di Stato, Sez. IV, 30 ottobre 2020, n. 6658 ; già in tal senso Cons. Stato, Ad. Plen., 22 ottobre 2019, n. 10)
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