RIFIUTI – INQUINAMENTO – BONIFICA – MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA – SOCIETA’ PROPRIETARIA SUBENTRATA AL RESPONSABILE DELL’ INQUINAMENTO
Il Consiglio di Stato conferma che proprietario di un sito contaminato, gravato da obblighi di custodia, è tenuto a porre in essere le misure di prevenzione, tra cui rientrano le MISE. La bonifica di un sito tuttora inquinato può essere ordinata anche ad una società non direttamente responsabile dell’inquinamento, ma che sia subentrata a quella responsabile per effetto di operazioni societarie avvenute pure nel regime previgente alla riforma del diritto societario, e ciò quand’anche le condotte inquinanti siano state poste in essere in epoca antecedente all’introduzione, nell’ordinamento giuridico, dell’istituto della bonifica (Consiglio di Stato, Sez. IV, 30 ottobre 2020, n. 6658 ; già in tal senso Cons. Stato, Ad. Plen., 22 ottobre 2019, n. 10)
Read Moreedilizia e urbanistica – autorizzazione sismica ex art. 94 DPR 380/2001 – inammissibile sanatoria
Per il TAR Lazio, nel sistema introdotto dagli artt. 94 ss., d.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, non è previsto il rilascio dell’autorizzazione sismica in sanatoria su istanza del privato per opere edili già eseguite, chesarebbero assoggettate a a controllo preventivo; nessuna rilevanza ha il fatto che il fatto sia accertato dagli uffici amministrativi o dagli organi di polizia giudiziaria ovvero che sia portato a conoscenza dell’ufficio tecnico regionale per effetto di una auto-denuncia di chi ne sia stato l’autore ( TAR Lazio, Latina, Sez. I, del 13 ottobre 2020, n. 376).
La sentenza non da alcun indirizzo, però, su come si possa in concreto affrontare e risolvere la situazione e su quali possano e/o debbano essere la tipologia di certificazione o di procedura utili ad attestare l’idoneità sotto il pofilo sismico delle strutture.
Urbanistica – rapporto tra domanda di sanatoria e ordinanza di demolizione
L’efficacia dell’ordine di demolizione resta sospesa all’indomani della presentazione della domanda di sanatoria, ma al momento in cui la stessa venga respinta, l’ordine di demolizione torna a spiegare i suoi effetti, né risulta necessario che l’amministrazione adotti un ulteriore ordine di demolizione, poiché la domanda di sanatoria non comporta la decadenza dell’ordine di demolizione, ma ne sospende gli effetti, che ricominciano a decorrere a far data dall’adozione del diniego di sanatoria (Consiglio di Stato Sez. VI n.5632 del 25 settembre 2020)
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